Da
reppubblica.itMoggi entra in politica con Forza Italia?
E domani Abete incontra i dilettanti
Luciano Moggi
E' chiaro che nel mondo del calcio non potrà mai rientrare. Almeno con un ruolo ufficiale, anche se in tanti lo hanno chiamato e ancora lo chiameranno. Per consigli, e non solo di mercato. Per questo Luciano Moggi, ripiombato protagonista con Calciopoli-2, sta valutando se accettare le proposte che gli giungono da più parti, ma soprattutto da Forza Italia, per "scendere in campo" alla prossime elezioni (come il generale Roberto Speciale). Si sa d'altronde che fra Silvio Berlusconi e l'ex dg della Juve c'è antica stima: non per niente il Cavaliere lo voleva al Milan. Adriano Galliani può stare quindi tranquillo: Moggi non andrà in via Turati, ma forse verrà candidato come senatore in qualche collegio importante. Passata la bufera, perché adesso il mondo del pallone è di nuovo scosso dalle oltre 400 pagine di intercettazioni venute fuori da Napoli. Domattina, Giancarlo Abete sarà presente alla riunione delle società di serie D, indetta da William Punghellini, presidente del Comitato Interregionale. Non ci andrà invece Carlo Tavecchio, presidente della Lega Dilettanti, ormai in rottura completa con Punghellini. "Che ha ripetutamente fatto riferimento alla mia persona con toni inaccettabili, attribuendomi ruoli e rapporti mai avuti dal sottoscritto". Tavecchio è rimasto sconcertato dalle intercettazioni Moggi-Punghellini, ma anche lui è finito nei verbali dei carabinieri. Il n.1 dei Dilettanti ha incontrato Moggi in un'occasione, a Milano, in un bar davanti all'Hotel Palace. Con Tavecchio c'era anche Mambelli, dirigente di Lega e consigliere federale. Moggi con il presidente dei Dilettanti si è lamentato perché nelle intercettazioni non figuravano esponenti dell'Inter e si è anche lamentato per essere stato pesantemente punito, molto più di altri (almeno a suo avviso): Tavecchio gli avrebbe spiegato che lui non poteva assolutamente fare nulla per la sua squalifica. C'è stata poi un'altra telefonata fra i due, ma nessun ulteriore incontro. Per questo, Tavecchio, che è anche vicepresidente Figc, spera di uscire indenne dalla vicenda. Un altro dirigente federale coinvolto è Gabriele Gravina, dal '92 in consiglio federale e grande amico di Abete che aveva pensato a lui come direttore generale della Figc. Sia gli esponenti della Figc e delle Leghe, sia gli altri dirigenti coinvolti nelle intercettazioni con Moggi (Foschi, Spinelli, Cairo, Carabellò, eccetera), saranno interrogati nei prossimi giorni da Stefano Palazzi e dagli altri viceprocuratori della Figc. L'inchiesta sarà rapidissima, come valuto da Abete. Forse sarà sentito anche Alessio Secco, dg della Juve e allievo di Moggi: fra i due non ci sono state solo telefonate per scambiarsi gli auguri. Alla Juve c'è forte imbarazzo: Cobolli Gigli aveva garantito che la nuova società aveva rotto ogni legame col passato. A Siena, intanto, hanno il sospetto che ci sia stato lo zampino di Moggi quando hanno tentato, invano, di avere in prestito Marchisio, Nocerino e Giovinco. Come noto, Luciano sponsorizzava la cordata di un imprenditore siciliano, garantendo anche la panchina a Carletto Mazzone, mentre a spuntarla era stato l'avvocato romano Giovanni Lombardi Stronati. Ora Stronati ha fatto un esposto in Figc contro Moggi.
Molti dirigenti coinvolti nelle ultime intercettazioni rischiano il deferimento per articolo 1 del codice di giustizia sportiva (lealtà, ecc.). Nessuno però ha intenzione di dimettersi, nemmeno Punghellini. Che farà Abete? A gennaio convocherà un consiglio federale: di sicuro il presidente della Figc non è uno morbido, e questa vicenda lo ha indignato. Domani il n.1 del calcio spiegherà inoltre nei dettagli il caso-Moggi e anche perché la squalifica dell'ex dg della Juve non sia mai stata segnalata a Fifa e Uefa. In futuro il consiglio federale (ma quale non si sa ancora) dovrà decidere se radiare Moggi. Silenzio totale, intanto, sulla nuova vicenda di Calciopoli da parte del ministro Giovanna Melandri. Anche il suo sottosegretario, Giovanni Lolli, è stato tirato in ballo in un'intercettazione fra Moggi e Mazzini (comunque su fatti noti). La Melandri oggi non è andata nemmeno alla Messa di Natale, officiata dal segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone. E nei prossimi giorni dovrebbe partire per Malindi. Questo nuovo filone di Calciopoli getta altro fango sul mondo del pallone. Pare, addirittura, che un investigatore, non si sa per conto di chi, abbia seguito le orme di un importante dirigente sportivo mentre era in vacanza. Al mare, sulle spiagge del basso Lazio. Non solo Moggi, insomma, era pedinato...
Via libera alla televisione della Lega Calcio
Nasce la televisione della Lega Calcio: domani in consiglio dei ministri verrà presentata infatti la legge delega sui diritti tv (approvata definitivamente dal Parlamento) e, fra la novità, dovrebbe esserci appunto la possibilità per i 42 presidenti di serie A e B di fare la loro televisione. Dal 2010 saranno previste contrattazioni collettive ma sarà prevista anche una doppia negoziazione, con il club che potranno trattare singolarmente il tipo di ripresa e anche i diritti dell'archivio. E questo doppio binario forse crearà qualche problema. La tv della Lega inoltre non convince tutti i club, soprattutto i grandi. Ma Antonio Matarrese è anni che ci sta pensando.
(20 dicembre 2007)
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Da
Ansa.itMoggi, politica non e' mio mestiere
Ex direttore generale Juve ammette di aver ricevuto proposte
(ANSA) - TORINO, 5 FEB - Luciano Moggi replica con un netto 'no grazie' alle proposte di candidatura alle prossime elezioni politiche che ammette di avere ricevuto. 'Faccio l'opinionista di calcio e quello e' il mio mestiere, non la politica' dice l'ex direttore generale della Juventus. In particolare, vari siti Internet avevano ventilato una sua candidatura a Napoli, nelle liste della Dc di Giuseppe Pizza, che contende alla Nuova DC di Gianfranco Rotondi l'eredita' della 'Balena Bianca'.
