In lettura

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defilord
view post Posted on 21/1/2010, 12:52




Ora sto leggendo "Il Mastino dei Baskerville" xD

L'ultima lettura è stata "Morte dell'Erba", di John Christopher (anche io adoro gli Urania), bel libretto
 
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deathconscious
view post Posted on 23/1/2010, 20:03




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e

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Devo finirli entrambi per mercoledì, addio.
 
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Gonzus
view post Posted on 25/1/2010, 18:16




Ho finito da un pò questo
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Ivan è uno dei personaggi più belli di cui io abbia mai letto, ma tutto il libro è un capolavoro dalla prima all'ultima pagina.

E or ora mi sto dedicando a
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Che contiene alcuni racconti che ci si dovrebbe tatuare addosso.

Edited by Gonzus - 25/1/2010, 18:29
 
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.giuppi
view post Posted on 25/1/2010, 18:26




alla fine mi sono piegato alla volontà di

 
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AnorexiaNervosa
view post Posted on 1/2/2010, 20:54




CITAZIONE (Gonzus @ 25/1/2010, 18:16)
E or ora mi sto dedicando a
(IMG:http://img521.imageshack.us/img521/1489/bo...aleph200ko2.jpg)

Che contiene alcuni racconti che ci si dovrebbe tatuare addosso.

Lo voglio leggere da tipo un annetto.

Comunque sto leggendo:

e fino ad ora mi sembra di star leggendo La casa degli spiriti.
 
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The_Janitor
view post Posted on 19/2/2010, 22:27




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Sono ancora alle prime 100 pagine, ma finora a livello di dialoghi surclassa American Psycho (che tra l'altro non mi aveva fatto impazzire). Non capisco l'ossessione dell'autore per gli yuppies e tutto ciò che li circonda, anche se queste robe gay-chic-pop-vintage un po' mi intrigano :doriangraydel2000:
 
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.giuppi
view post Posted on 19/2/2010, 22:30




CITAZIONE (The_Janitor @ 19/2/2010, 22:27)
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Sono ancora alle prime 100 pagine, ma finora a livello di dialoghi surclassa American Psycho (che tra l'altro non mi aveva fatto impazzire). Non capisco l'ossessione dell'autore per gli yuppies e tutto ciò che li circonda, anche se queste robe gay-chic-pop-vintage un po' mi intrigano :doriangraydel2000:

io American Psycho l'ho amato e questo, dalla descrizione sul retro, mi sembrava un replay di serie B. A questo punto mi vedo costretto a prenderlo in considerazione.
 
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Lilium Cruentus
view post Posted on 19/2/2010, 22:32




Spero non sia per piacere personale perchè meriteresti un trattamento testicolare con la schiacciapollici. Il che risulterebbe ovviamente più interessante del diritto privato. Dico a Voronin, eh.

Io leggo Resurrezione di Tolstoj. Un sacco bello, ma che ve lo dico a fare.

PS: GRANDE Gonzo.
 
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.giuppi
view post Posted on 21/2/2010, 23:42




CITAZIONE (Homunculus1510 @ 20/1/2010, 20:44)
Ah, comunque poi mi devi dire com'è il film rispetto al libro, del Paese per vecchi.

Il libro è qualche milione di volte superiore. Non che il film sia brutto eh, anzi, solo che si perde molta della poesia e, anche, durezza che McCarthy sciorina con gran classe. In definitiva, se ti devo dire cosa fare: guarda prima il film, tanto il libro lo apprezzerai comunque, può essere che fare prima libro poi film sminuisca molto l'opera visiva. Se volevi solo un parere tant'è.
 
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Homunculus1510
view post Posted on 22/2/2010, 00:46




Proprio questo volevo sapere. Cuoricini.
 
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BoomDaZe
view post Posted on 22/2/2010, 22:03




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Blah.
 
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mr harlot
view post Posted on 26/3/2010, 23:11




Dal momento che in questo thread aleggia la timida presenza di svariati russofili mi permetto, facendo leva sul solito piglio sbarazzino dell'intellettuale da bar sport, di portare per un attimo i riflettori su un capolavoro spesso sfuggito anche agli occhi dei più avidi cartofagi (almeno per quel poco che ho avuto modo di appurare), e la cui lettura mi sento banalmente di consigliare più di ogni altra cosa a chi (tutti, quindi) soffre o ha sofferto più o meno saltuariamente di accidia in stato terminale, celestiale sintomo che al termine dell'ultima pagina del rilegato di cellulosa in questione sarà oggetto di accurate revisioni e riflessioni da parte del fruitore il quale durante le circa 500 scorrevoli pagine non si sarà intrattenuto nel rimirare farfalle, e che inoltre, in quanto croce e delizia più o meno universale, contribuirà non poco al già di per sé sicuro processo di affezionamento al protagonista della vicenda:

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(1859)

Oblomov è la storia di ciò che sarebbe potuto essere se, di una vita che tale non è, in quanto il suo sbocciare viene saldamente tenuto a freno da un pervicace ed ostinato rifiuto nei confronti dei frenetici ritmi della stessa, in una continua e pedissequa lotta del senziente tra richiami al dovere, sospesi e abbandonati in vaghi e puntuali rimandi che difficilmente sfoceranno in un concreto compimento (gli ancora cinque minuti noti a tutti) e amati abbandoni alla più completa inazione, per una (non) tenzone in cui il divano funge da campo di battaglia e il sonno si erge a unico e vero vincitore. Quotidianamente crogiolato nelle reminiscenze di una passata esistenza ideale, in cui la semplice azione è sinonimo di distopia, il pacioccoso protagonista della vicenda, Il'ja Il'Ic Oblomov, residente a Pietroburgo e tenutario di una cospicua proprietà in quel di Oblomovka -la valle incantata dell'infanzia oggetto dei nostalgici vagheggiamenti di cui sopra-, spende le sue giornate in una stanza d'appartamento nel centro della capitale russa in pisolini pomeridiani e labili pensieri rivolti alla futura risoluzione di piccole noie, tra letture rigorosamente a metà di libri ormai impolverati e battibecchi con il fedele servo Zachar, altro alfiere del trasandato di cui il padrone non può fare a meno alfine di svolgere quelle minime ma fondamentali movenze giornaliere che contemplino un breve distacco dalla tanto amata posizione orizzontale, dall'infilarsi la vestaglia al far sapere a importuni conoscenti venuti in visita che non si è in casa. Di animo cristallino e dotato della più amabile ingenuità, Oblomov si staglia pigramente a paradigma ed eroe di chi, concedendosi intervalli di tempo spesi a contemplare il nulla anzichè a nutrirsi di cibo per lo spirito, rifiuta inconsciamente di accondiscendere, seppur magari temporaneamente, al forsennato incedere dell'esistenza, opponendo e preferendo ad un tormentoso, reiterato e in definitiva inutile affaccendarsi una vita di totale immobilità, fisica e mentale. Come una ricerca della valle incantata, solo senza marcia (questa la dovevo infilare da qualche parte, pardon).

Scaruffi mode off.
 
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1263 replies since 30/1/2008, 22:58   13789 views
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